Biografia

SONY DSCPittore Milanese, Classe 72.
Si dedica all’arte dal 1993, passando da una preparazione non artistica, alla frequentazione della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, dove si Diploma nel 1997 con il Prof. Claudio Olivieri. Definisce la sua opera, talvolta figurativa-stilizzata, talvolta astratta, con riferimenti all’infanzia.
La sua ricerca nasce da una forte introspezione onirica, dai contrasti tra finzione e realtà, mescolando, luoghi, colori e atmosfere.
“Un gioco del tempo” in cui, passato presente e futuro, salgono e scendono gli stessi gradini, senza distinzione di causa, creando una composizione visionaria che trova il suo corso naturale in un clima di sospensione.
Il tutto legato ad un unico filo conduttore, il percorso espressivo, in continuo cambiamento e sempre in alternanza tra istinto e ragione.
Quest’ultima sorretta da una simbologia composta da vari elementi.
Dalle facciate delle case ai percorsi delle metropolitane di varie città, ai campi di vari sport, come intreccio di storie, di persone, di speranze, intendendo il gioco come metafora di vita, passando attraverso oggetti d’uso comune (posate, scolapasta, coltelli) che nella loro apparente inutilità, nascondono drammi e racconti di consuetudine domestica.
Una descrizione che riflette sul disequilibrio tra gioia e dolore, illusione e disincanto, l’utile e l’inevitabile. “Fondamentalmente, è come quando ascolto la musica ad occhi chiusi e mi passano nella mente migliaia d’immagini di ogni genere. Il più delle volte é così che immagino la struttura di ciò che poi dipingerò, mi piace mischiare tutto.”
I colori, così come la musica, sono ritenuti motore essenziale ai fini compositivi. Niente come la musica, infatti, riesce ad immortalare stati d’animo, come una vera e propria macchina fotografica dei sentimenti.
Così parti di testi o anche testi interi di canzoni, diventano dei compagni di viaggio, concetti che per vari motivi hanno lasciato un segno, un po’ come quegli amici che per vite diverse non si vedono mai, ma fa sempre piacere rincontrare.
Il colore viene trattato, invece, in due aspetti, quello tecnico, basato su una personale e ossessiva ricerca dell’intensità, pigmenti, oli, colle, luci, lucidità e trasparenze e quello emotivo che è anima, vita, è il suo modo di appartenere al mondo e di descriverlo.
Se si potesse definire in un solo concetto la filosofia del personaggio, si potrebbe dire che per non pensare s’immaginerebbe una montagna innevata, completamente bianca, un ‘immersione nel neutro, che durerebbe solo qualche istante di pace, per poi poterla colorare.

 

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Milanese painter. Born 1972.
He devoted himself to art since 1993, moving from a non-artistic background to the New Academy of Belle Arti Milan, where he got graduated in 1997 with Professor Claudio Olivieri. He defines his work sometimes as figurative-stylized, sometimes abstract, with hints at childhood.
His research originates from a strong, dreamlike introspection, from the contrasts between fiction and reality, blending places, colors and atmospheres.
“A time-game” in which past present and future climb up and down the same stairs, with no distinction of cause, creating a visionary composition which finds its natural course in a mood of suspension.
All of this is tied by one thread, that of the pathway of self-expression, constantly changing and always alternating between instinct and reason.
This last one supported by the symbology of various elements.
From the facades of houses to the underground routes of various cities, to the sports-fields, as a twist of stories, people, hopes, considering sport-games as a metaphor of life, passing through the most common objects such as cutleries, strainers and knives which in their apparent uselessness hide dramas and stories of domestic habits.
A description reflecting upon the disequilibrium between joy and pain, illusion and disenchantment, suitability and inevitable. “Basically, it is as when I listen to music with eyes closed and hundreds of images of any sort cross my mind. Most of times this is the way I imagine the structure of what I am going to paint, I like to mix everything together”.
Colors, as well as music, are an essential engine to the purpose of composition. Nothing as music, in fact, can immortalize moods, as a real camera capturing feelings.
In the same way the various parts of the lyrics of a song, become traveling companions, concepts which left a sign, for one reason or for another, a bit as those friends that because of their different lifestyles you never see, but you are always happy to meet.
If we want to describe with one concept the philosophy of this character, we could say that, in order not to think, he plunges himself into a snowy mountain, completely white. An immersion into neutrality, lasting only some peaceful instants, to be colored right afterwards.